Cima di Bò da Montesinaro
Segnavia:
E74
Località di partenza:
Montesinaro
Località di arrivo:
Cima di Bò
Quota di partenza:
1032 m
Quota di arrivo:
2556 m
Durata:
4 ore 30 minuti per la salita - 8 ore per la gita completa
Dislivello:
1524 m
Tipo di escursione:
Trekking
Stagione:
Tarda primavera/estate
Ammira un'alba indimenticabile dalla cima del monte Bo, la vetta più alta della Valle Cervo
Accesso e parcheggio
Da Biella, in 18 chilometri si giunge a Piedicavallo con la strada provinciale SP100. Lasciata a sinistra la circonvallazione, si entra in paese e subito si svolta a destra per la frazione Montesinaro (1032 m). Giunti alla prima piazzetta, si prosegue in auto lungo la carrozzabile e si giunge al piazzale antistante il cimitero, proseguire e parcheggiare al termine dell’asfalto dove è presente uno slargo
Percorso
La cima di Bo, dall’alto dei suoi 2556 m, è piuttosto lontana da altre cime più elevate: di conseguenza, il panorama in tutte le direzioni è vastissimo. Lo spettacolo dell’alba, che si può ammirare da questa cima, è giustamente rinomato e la presenza del Bivacco Antoniotti, eretto pochi metri sotto la cima, offre la possibilità di pernottare in attesa del levar del sole. La salita alla vetta è un itinerario abbastanza facile ma il tratto finale, da piazza d’Armi alla cima, richiede capacità nel camminare su terreni accidentati e ripidi. Attenzione alla possibile presenza di neve in primavera.
Dal parcheggio ignorare la strada privata, chiusa da una sbarra, che prosegue dritta e salire a sinistra lungo un prato percorso da un ripido sentiero. In breve si raggiunge una sterrata e subito dopo, guidati da abbondanti segnalazioni, si imbocca la mulattiera che si stacca sulla destra e percorre la destra idrografica del vallone. Prima per boschi, poi su terreno aperto, l’itinerario prosegue in direzione del Colle del Croso fino ad un bivio a quota 1900 m ca. dove si stacca a destra l’itinerario E74 per la Cima di Bo (ore 2.20). Si guadagna subito quota con alcuni risvolti risalendo per un tratto il ripido versante della punta Rusca e successivamente, spostandosi gradatamente in piano verso destra, si raggiunge l’alpe Giasit (1920 m) (ore 0.15, tot. ore 2.35). Si riprende la salita e, con percorso tortuoso, si rimonta un lungo pendio erboso alquanto ripido. Dopo aver attraversato un canale, si tende verso destra e si raggiunge l’alpe Balmone (2177 m), l’alpeggio più alto delle Alpi biellesi, addossato a un grosso masso e ormai da tempo abbandonato ( ore 0.40, tot. ore 3.15). Il sentiero, sempre ben segnalato anche con numerosi ometti di pietre, prosegue nel centro del vallone e dopo aver superato alcuni gradini rocciosi raggiunge la cosiddetta Piazza d’Armi, ampia conca rocciosa a forma di anfiteatro. Si punta al colletto che separa la Cima di Bo (a destra) dalla punta del Talamone e lo si raggiunge camminando tra grossi massi e lungo nevai in ultimo un po’ ripidi (2460 m ca. ore 1.00, tot. ore 4.15). Dal colletto, il sentiero sale un primo tratto ripido sul lato destro della cresta, poi la raggiunge, la scavalca leggermente e prosegue nei pressi del filo con percorso aereo ma sicuro, fino alla vetta (2556 m) (ore 0.15, tot. ore 4.30 da Montesinaro). Poco al di sotto della cima, sul lato opposto a quello della cresta di salita è sito il bivacco non custodito Padre Mauro Antoniotti con 12 posti letto
Rientro lungo l’itinerario di salita.
L’itinerario è percorribile in giornata da un camminatore mediamente allenato. Per vivere un’esperienza più completa consigliamo il pernottamento presso il bivacco di vetta. Rifornirsi di acqua presso le sorgenti presenti nella Piazza d’Armi; non sono presenti sorgenti in prossimità del bivacco, non fornito di gas.
Riferimenti
Passeggiate sulle montagne del Biellese di Corrado Martiner Testa - Blu edizioni