GRANDE TRAVERSATA DEL BIELLESE: L'ITINERARIO
Un itinerario di 57 tappe percorribili in 15 giornate, che può essere frazionato in "piccoli viaggi": dall'escursione giornaliera per i meno allenati al trekking di tre giorni per i più esperti.
La Grande Traversata del Biellese (GtB) è un percorso inconsueto nel panorama dei grandi trekking italiani. Si tratta infatti di un lungo itinerario ad anello che si svolge in gran parte a quote moderate o in pianura, ben segnalato e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
L'intero percorso può essere completato in 15 giornate consecutive, pernottando nei B&B, negli alberghi e nelle aziende agrituristiche che si incontrano lungo il tracciato. Altrimenti può essere frazionato in tratti che possono essere percorsi in uno o più giorni e scelti in funzione del tempo a disposizione e dell'allenamento.
Le caratteristiche del percorso
La GtB è stata ideata dalla Provincia di Biella nel 1996, raccordando in un unico itinerario sentieri e strade carrozzabili che collegano la maggior parte delle attrattive naturalistiche, storiche, devozionali presenti sul territorio. Nel 1998 è stata posata la segnaletica sull'intero percorso di 234 km, creando uno dei più lunghi trekking dotati di segnaletica in Italia.
La gran parte del percorso si svolge su sentieri, carrarecce e strade carrozzabili con fondo naturale. Alcuni tratti di raccordo devono essere percorsi su strade asfaltate, che tuttavia dato lo scarso traffico non presentano particolari pericoli per i pedoni.
La GtB è stata progettata come trekking a piedi, per cui quasi tutte le tappe presentano tratti non ciclabili. I cicloescursionisti più allenati e preparati tecnicamente possono percorrere in mountain bike la gran parte del tratto collinare, da Donato a Crevacuore, mentre sconsigliamo a chiunque di affrontare il tratto montano, che spesso percorre sentieri sconnessi, o elevate pendenze.
La segnaletica
L'itinerario è riconoscibile soprattutto grazie a un geniale segnavia in lamiera gialla, installato su paletti di legno con il logo GtB, oppure inchiodato sui muri o su altri supporti in prossimità dei bivi. Si tenga presente che i segnavia sono generalmente installati in corrispondenza dei bivi, nella parte interna della curva. Questa regola si rivela preziosa nei numerosi casi in cui presso il bivio si trova un solo segnavia.
Le tappe
Il percorso è stato frazionato in 57 brevi tappe, con lunghezza da 1 a 8 km, il cui tempo di percorrenza va da 20' a 3 ore; i punti di partenza e di arrivo sono stati scelti in località in cui è possibile arrivare con i mezzi pubblici, o almeno parcheggiare l'auto. Presso i punti di partenza e di arrivo di ogni tappa sono stati installati pannelli informativi che descrivono il tracciato, con una breve descrizione e un estratto della mappa del percorso.
Nelle descrizioni riportate nelle pagine successive le tappe sono state accorpate in "tratte" percorribili in una giornata. Nella scheda tecnica di ogni tratta sono riportati i numeri delle tappe corrispondenti, i cui punti di partenza sono riportati sulle mappe della Provincia.
Come muoversi
Se progettate un'escursione di uno o più giorni lungo la GtB vi consigliamo di partire dal capoluogo utilizzando l'autobus, e di scegliere il punto di partenza e di arrivo dell'itinerario in funzione della disponibilità e degli orari del servizio pubblico, che potete consultare sul sito www.atapspa.it . In alternativa potete ripercorrere la strada dell'andata, ma vi consigliamo di consultare le ottime mappe escursionistiche per costruirvi percorsi "ad anello".
Quando andare
L'intero itinerario si svolge a quote medio-basse, per cui è percorribile per la maggior parte dell'anno. La quota massima viene raggiunta lungo il Tracciolino , nell'ultima tappa, ed è pari a circa 1250 m. Il resto del percorso si svolge per la maggior parte a quote inferiori ai 1000 m anche nel tratto montano. I periodi migliori per coprire l'intero percorso sono tra aprile e giugno, quando nel tratto montano si possono ammirare straordinarie fioriture di narcisi e rododendri, e tra settembre e ottobre, quando l'autunno colora i boschi e si possono raccogliere le castagne. Se invece si decide di frazionare l'itinerario, il tratto montano, più fresco e ombreggiato, è percorribile anche nei periodi più caldi, tra luglio e agosto; il tratto di collina e pianura può essere affrontato anche nelle belle giornate d'inverno senza particolari problemi.
L'equipaggiamento
Consigliamo un'attrezzatura da escursionismo leggero, con scarponcini da trekking, e nelle tappe più impegnative dei tratti montani suggeriamo l'uso dei bastoncini telescopici, che alleggeriscono il carico sulle ginocchia e sulle gambe. La disponibilità di acqua è in genere buona, mentre nei tratti montani non è detto che si trovi un posto tappa dove pranzare, per cui consigliamo Adi verificare prima della partenza l'opportunità di rifornirsi di provviste.
Di seguito le schede di tutte le tappe che compongono l'itinerario.
57 risultati