Cicloturismo: Salita Biella-Oropa
Percorso valorizzato da una cartellonistica dedicata, che ricorda le imprese dei grandi atleti durante le diverse tappe biellesi del Giro d'Italia, si riassume facilmente in un'unica parola: salita.
Un cartello per ogni chilometro, con indicazioni di pendenza, distanza dalla vetta e pillole di storia del ciclismo a Oropa. I primi sei chilometri sono dedicati ai vincitori delle tappe: da Vito Taccone nel 1963, poi Massimo Ghirotto, Marco Pantani, Marzio Bruseghin ed Enrico Battaglin per finire con Tom Dumoulin nel 2017. Ad 8 km dal traguardo omaggio al “Pirata” Marco Pantani, nel punto in cui nel 1999 un guasto tecnico alla catena della bici lo costrinse a fermarsi e da cui iniziò l'incredibile rimonta che lo portò a vincere la tappa con 21" di vantaggio.
La salita è presente in quasi tutti i 13 Km, ma in maniera differente: dolce nella fase introduttiva che porta fuori Biella; cattiva nella variante della strada vecchia di Favaro, dove si pedala sul pavé, raggiungendo un picco del 13%; impegnativa nel tratto terminale, quando si torna sulla statale e le energie cominciano a calare. Complessivamente, i 13.000 metri del percorso hanno una pendenza media del 5,5%, con tre tratti in porfido: in partenza da Biella, a metà strada in quel di Favaro ed infine il Prato delle Oche, rettilineo d'arrivo.
Località: Biella (Biella e Valle Oropa)
Mezzo di trasporto: Bicicletta
Difficoltà: Medio
Lunghezza(km): 13.0
Dislivello in salita (metri): 725
Tempo di percorrenza: 48 minuti
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